Ogni pendola è un pezzo a sé. Quelle che ci pervengono in riparazione ogni settimana appartengono ad epoche diverse: da pendole del periodo pre-bellico, a pendole degli anni ‘50/’60. Spesso ripariamo pendole anche dell’‘800.
Diciamo che le più interessanti per noi ed anche le più divertenti da riparare sono quelle a carica con suoneria. Quelle con movimento al quarzo hanno unicamente una funzione estetica e d’arredo, non avendo più un movimento meccanico che ne determina il valore intrinseco e che è la caratteristica che identifica questo tipo di orologio. Prima dell’avvento del movimento al quarzo non esistevano produzioni in serie e le pendole venivano costruite a mano: erano pertanto una diversa dall’altra; spesso veniva inciso sulla platina il nome del proprietario. Le pendole hanno bisogno di revisione completa almeno ogni 10 anni. Questa è un’operazione complessa che richiede una certa esperienza. Si inizia smontando una parte delle componenti per ispezionare i fori dove girano le ruote. Poi, scaricate le molle, il motore della pendola, si controllano meglio questi fori e la loro usura e si valutano quelli da aggiustare. Individuati, si procede a centrarli e a mettere intorno ad essi una bussola o boccola nuova in ottone. Successivamente si procede a smontare tutta la pendola e a lavare le parti meccaniche con un solvente apposito.
Così facendo, si eliminano i residui di olii e grassi non più fluidi e/o essicati. Segue poi un’operazione di lucidatura dei perni di tutte le ruote, si rimontano i pezzi e si fa una nuova lubrificazione con olii e grassi specifici. Sono operazioni lunghe, di pazienza. Non esistono macchine per riparare le pendole: è tutta manualità ed esperienza. Davanti ad una pendola con movimento meccanico, la tecnologia si ferma per lasciare spazio unicamente alla mano e alla mente dell’orologiaio. A questo punto si procede alla regolazione della suoneria: si caricano a fondo le molle, ma con cura, e inizia un periodo di prova del movimento fuori dalla cassa, in cui si controlla il tempo e se la pendola suona correttamente. Per registrare se resta in punto, si regola la lunghezza del pendolo, (cioè la parte oscillante) tramite un’apposita vite: se la pendola va avanti si allungherà il pendolo così da allungare l’oscillazione, se ritarda si fa l’opposto, fino a determinarne la precisione. Molti pezzi del meccanismo si posso ricostruire se usurati: questo richiede per il cliente un’attesa di alcuni mesi ma con pazienza si ottengono i risultati! Sono soddisfazioni! Nei preventivi sono quindi presenti anni di esperienza, certosina manualità, competenza, forniture, attrezzatura e tempo da parte dell’orologiaio.
Tutto questo concorre al buon funzionamento delle vostre pendole!