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Royal Copenhagen

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LA STORIA

La Regia Fabbrica di Porcellana, internazionalmente nota con il marchio Royal Copenhagen, è una manifattura di porcellane fondata a Copenaghen nel 1775. Le tre linee ondulate sovrapposte che vediamo nel marchio, rappresentano i tre stretti di mare della DanimarcaØresund, il Grande Belt e il Piccolo Belt.

 

Regia Fabbrica di Porcellana di Copenaghen - Wikipedia

Il fondatore fu il farmacista Frantz Heinrich Müller, che aveva ottenuto la concessione per la fabbricazione di queste porcellane dalla regina Giuliana Maria di Brunswick-Lüneburg.

Giuliana Maria di Brunswick-Lüneburg - Wikipedia

Giuliana Maria di Brunswick-Lüneburg

(Wolfenbüttel4 settembre 1724 – Castello di Frederiksborg10 ottobre 1796)

regina consorte di Danimarca e Norvegia

A partire dal ‘500 l’Europa subiva il fascino delle porcellane bianche e blu della Cina, quelle della dinastia Ming e Qing, ma i Danesi dovettero scoprire da soli come produrre quel tipo di miscela al caolino per ottenere quella porcellana dalla base bianca, per la quale andavano matti.

 

Jingdezhen ceramica Ming E Qing, Nuovo Classico Quattro Quadrato Blu E  Bianco Cinese Ornamenti Vaso Antico vaso di porcellana|Vases| - AliExpress

Poercellana cinese Ming o Qing

 

 

Pochi anni prima, il fratello maggiore della regina madre, il duca Carlo I di Brunswick-Wolfenbüttel (1713-80), aveva fondato la manifattura di Fürstenberg, che produceva deliziose porcellane in Germania, e da qui vennero a Copenaghen l'ingegnere minerario J.G. von Langen ed il modellatore A.C. Luplau, per studiare come anche la Danimarca potesse avere la sua produzione di porcellane.

 

Manifattura di Furstenberg, fine secolo XVIII. Teiera e due tazzine con...  | IL PONTE | ArsValue.com

Porcellana Fürstenberg, fondata dal duca Carlo I di Brunswick. La fabbrica, una delle più importanti della Germania, nel primo periodo (1753-68) produsse una gran copia di vasellame da tavola e la bella serie di statuine modellate da S. Feilner (maschere della Commedia dell'Arte, contadini, ussari, ecc.). La pasta di caolino presentava a quell'epoca delle imperfezioni che scomparvero nel secondo e migliore periodo (1768-95), contraddistinto da opere a carattere pittorico (fiori, paesaggi, ritratti entro cornici rococò), e famoso soprattutto per le grandi statue di biscuit di C. G. Schubert e, dalle graziose figurette in miniatura di J. C. Rombrich. Nel terzo periodo (1795-1814), detto anche di Governerot, dal nome del direttore L.-V. Governerort, la produzione fu improntata al gusto neoclassico, all'imitazione dello stile di Wedgwood e in seguito limitata a una ripresa dei vecchi modelli.

 

La Regia Fabbrica aveva sede a Copenaghen e vi rimase fino al 1801, tuttavia per un certo periodo la materia prima, il vasellame di porcellana ‘neutro’, non decorato, veniva importato da Bordeaux e poi da Saint-Yrieix-la-Perche, dove c’era la famosa produzione di porcellane di Limoge, sviluppatasi nel ‘700.

I primi pezzi prodotti furono servizi da pranzo per la Corte.

 

Già nel 1779 la fabbrica si trovò in difficoltà finanziarie e fu rilevata dal re Cristiano VII di Danimarca e conseguentemente assunse il nome di "Regia fabbrica di porcellane". Lo stile di quest'epoca era barocco, come quello di Fürstenberg.

Le decorazioni si orientarono al solo uso del blu cobalto, con uno stile copiato quasi integralmente dalle preziose porcellane di Meißen.

 

Servizio da tavola Meissen, circa metà del XX secolo - Asta Arredo per la  Tavola | Cambi Time - Cambi Casa d'Aste

 

La Porcellana di Meissen o anche "Porcellana di Dresda"  (Germania) è stata uno dei primi esempi europei di produzione della porcellana, per tipo e modalità tecniche realizzative, sviluppata dal 1708 da Ehrenfried Walther von Tschirnhaus e dal suo aiutante Johann Friedrich Böttger, che ebbe il merito di introdurre i pezzi sul mercato.

Meissen è una località situata vicino a Dresda e da quel momento ha attratto vari artisti ed artigiani. Nel 1720 è stato introdotto un marchio di fabbrica, per proteggere e garantire la produzione, che influenzò notevolmente l'intera produzione europea[1] che, secondo gli esperti d'arte e di manifatture, si ispirò parzialmente, negli anni venti del Settecento, alla produzione artistica del ceramista e decoratore tedesco Johann Auffenwerth.

 

 

Questo decoro caratteristico venne chiamato Musselmalet (in ingleseBlue Fluted) e sarà distintivo di tutta la successiva produzione danese. Il Blue Flute è un decoro a modello di stile floreale, esile, dallo sviluppo vagamente geometrico e spiraliforme, che ricorda le volute della filigrana. Si sviluppa sempre e comunque in blu cobalto su fondo bianco. Il Blue Flute si modificherà diverse volte nel tempo sino a giungere ai giorni nostri dove troviamo

 

 

il Blue Fluted Plain,

 

Royal Copenhagen Blue Fluted Lace

 

il Blue Fluted Half Lace

 

 

Royal Copenhagen Blue Fluted Half Lace Dinner Plate

 

e il Blue Fluted Full Lace.

Blue Fluted Full Lace

Ultimo della famiglia, il

 

Blue Fluted Mega,

 

Servizio Blue Fluted Mega da Royal Copenhagen | Designbest

 

fu introdotto nel 2002 dalla designer Karen Kjaeldgård-Larsen. Il Blue Fluted è ancora oggi rigorosamente dipinto a mano e per ogni pezzo si rendono necessarie circa 1000 minute e minuziose pennellate.

Sebbene la porcellana danese fosse caratterizzata dall'intensivo uso del blu cobalto, questa non fu una scelta esclusiva. Una delle opere più famose di quel primo periodo fu, infatti, in smalti policromi e oro: è il servizio Flora Danica.

 

Piatto Royal Flora Flora Danica in vendita su Pamono

Nel 1790 la manifattura iniziò la realizzazione del famoso servizio Flora Danica commissionato dalla famiglia reale danese come dono per l'imperatrice Caterina II di Russia, appassionata collezionista di porcellane. Il servizio, monumentale doveva consistere in 2500 pezzi, uno diverso dall'altro, e perciò richiese anni di lavorazione. L'artistà che vi dedicò gran parte della vita fu Johann Christoph Bayer che modellò a mano i 1802 pezzi del servizio, per poi decorarli con bordi dorati e disegni della flora danese tratti dalle illustrazioni della Flora Danica, ovvero l'Enciclopedia Botanica Danese. Nel 1802 il re ordinò di cessare l'opera: ne erano stati realizzati "soltanto" 1600 pezzi. L'opera non venne mai realmente consegnate in Russia e venne infine donata per il matrimonio della Principessa Alessandra di Danimarca con il futuro Edoardo VII di Inghilterra nel 1863. Resta comunque il più numeroso servizio mai realizzato da una manifattura di porcellane. Flora Danica è oggi uno stile ben preciso, ancora oggi modellato e decorato a mano nella fabbrica della Royal Copenhagen.

Abolita la monarchia assoluta nel 1849 si aprirono prospettive di mercato libero. La Fabbrica partecipò all'Esposizione universale di Londra del 1851.

Nel 1853 lo scultore della Manifattura Frederik Vilhelm Grøndahl decise di fondare una fabbrica di porcellana propria e si associò con i fratelli Meier Herman e Jacob Herman Bing, commercianti in Copenaghen. La produzione di focalizzò su quanto il mercato richiedeva: figure in bisquit dell'emergente artista Bertel Thorvaldsen. Nacque così, il 19 aprile, Bing & Grøndahl.

Nel 1868, nell'ambito di una privatizzazione delle manifatture reali, anche la Royal Copenhagen fu privatizzata e nel 1882 fu comprata dalla fabbrica di ceramiche Aluminia. Conseguentemente la produzione fu spostata nella moderna fabbrica dell'Aluminia a Frederiksberg, alla periferia di Copenaghen.

La Fabbrica di Copenaghen vinse il Grand Prix all'Esposizione universale di Parigi del 1889 e ciò diede notorietà internazionale alla manifattura, che raggiunse il suo apice quando lo Zar Alessandro III acquistò svariati pezzi, oggi esposti in San Pietroburgo. Nel 1890 la Royal Copenhagen aprì un primo negozio a Parigi, cui seguirà, nel 1897 un altro punto vendita in Old Bond Street, a Londra.

Tradizionalmente nell'Europa settentrionale i padroni per Natale regalavano ai servi dolci e biscotti serviti su di un piatto di legno o metallo. Nel 1895 iniziò una serie che ebbe una enorme fortuna: Hallin, artista di punta della Bing & Grøndahl realizzò il suo primo piatto di Natale di porcellana con l'anno in rilievo e ha continuato a farlo ogni anno. Nel 1908 anche la Royal Copenhagen seguì l'esempio.

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Fu subito (ed è ancora) tipico della porcellana danese l'avere applicato lo smalto prima della cottura e non dopo. In tal modo fu possibile saltare il passaggio della seconda cottura a 1400º. Questa tecnica di presmaltatura è nota come underglaze e conferì un carattere distintivo alla produzione artistica danese.

In questa particolare applicazione della tecnica, lo smalto viene steso in strati leggeri successivi, in modo molto simile a quanto avviene nell'acquerello. Il colore acquista sfumature tenui e pattern particolari.

Questa tecnica, si unì a lievi decori in rilievo, a trafori leggeri e a un gusto orientato a paesaggi, marine e figurine animali. Un esempio molto noto di questo stile è il "Servizio dei Gabbiani", detto anche Servizio Nazionale Danese, opera di gusto delicato, tipicamente art nouveau della pittrice Fanny Garde.

 

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